SOSPESO
Sospeso il mio occhio
respira l'aria fresca
del mattino e
fili verdi di musica
ostentano un volo raso
sul tetto del tratto
quando l'improvviso
accade
nelle smorfie di Aprile
in cui i giochi
mi accontentano
al graffio dell'ombra
che scende a cambiarmi.
Accetto, accetto
il cuore
sul pentagramma immutevole
alle spalle dei giorni avvenuti
e rinnovo le zolle
di quello che...
cerco nel calcolo
del dubbio apprpriato.
Mi rimane solo
lo specchio
per non allontanarmi e
ricordarmi
della richiesta.
*
RIPARO
Non sei il riparo
ma segni il confine
e il momento
anticipa la caduta
che immagina la goccia
sulla somiglianza al vetro.
Oltre la lavagna
della strada
è mutevole l'ipnosi
della decisione
e riflesso
agli sputi conto
le altre nascite:
sono sempre
i miei chiassi.
*
LE PAROLE DI LUCE
Le parole di luce
trovano approdi di controllo
in architettura d'aria
e vaneggia la mano
- nulla è il superfluo del tatto -.
ANTONIO CALIFANO
Nessun commento:
Posta un commento