domenica 24 maggio 2015

LA LUNA, LE STELLE, LE FOGLIE E ARES



LA TRASPARENTE INVENTIVA DI UN UNDICENNE






Sabato 16 maggio u.s. nell’Aula Magna della Scuola Primaria “Regina Margherita” della nostra città, in Piazza Garibaldi, gli alunni e i docenti delle classi IV e V hanno accolto e ospitato lo scrittore e poeta in erba Ares Guglielmo, autore dei volumetti “Voglio raccontarvi…della luna e delle stelle” (prose) e “La trasparenza delle foglie” (poesia), entrambi per i tipi di Delta 3 (Grottaminarda). L’undicenne Ares è stato anch’egli alunno del “Palazzotto” ed è lì che ha ricevuto una sorta di metaforica investitura nell’arte della scrittura creativa, grazie agli incoraggiamenti maieutici della maestra Pia Maglio, alla quale il bambino è rimasto legato da sentimenti di affetto e gratitudine.
“Il gomitolo d’oro” (fili di creatività nel fanciullo) è il titolo dell’evento formativo organizzato, in tandem con la scuola, da Diana Reppucci e Gaetano Guglielmo, genitori del fanciullo, e qui nelle vesti di direttori artistici.
Coordinatrice, la maestra Alfonsina Crocciola, che ha spezzato una lancia a favore dell’importanza della lettura e del piacere di provare ad inventare delle storie, supportati dall’entusiasmo e da una fervida immaginazione.
Ad affiancare Ares, due eccellenze della scrittura e del teatro: Marina Siniscalchi, insegnante formatrice del progetto lettura presso il V Circolo di via Scandone (Istituto Giovanni Palatucci), nonché autrice di manuali didattici di ottima efficacia, e Armando Saveriano, attore, regista, esperto di drammatizzazione e presidente fondatore della storica Associazione Culturale “Logopea”, che da ben 33 anni opera nei locali del Centro Sociale “Samantha Della Porta”, in via Morelli e Silvati.
Saveriano e Siniscalchi, forti della loro esperienza didattica con i giovanissimi, si sono proposti di intrattenerli con vivacità distribuendo stelle filanti di sketches e di umorismo, lasciando filtrare nozioni-base in un clima di giocosità amena, catturando e mantenendo desta l’attenzione, la curiosità e il divertimento dei piccoli allievi, chiamati a intervenire con letture, interviste e brevi azioni sceniche, per saggiarne le capacità, le attitudini, le inclinazioni, il grado di concentrazione e di riflessione, la disponibilità al dialogo, le risorse della fantasia, l’approccio alla drammatizzazione istintiva.
Ares ha affascinato per la sua affabile compostezza, ha impressionato per la passione autentica che manifesta nel piacere di leggere e che profonde nell’attività, bellissima e impegnativa, della scrittura, campo che richiede dedizione, tempo extrascolastico, esercizio e ricerca continui. Basta sapersi organizzare, ha spiegato ai compagni e alle insegnanti, in modo da conciliare l’hobby “serio” e l’esigenza dell’istruzione, fondamentale per assumere valori etici oltre a informazioni imprescindibili per un sapere duttile, moderno, dinamico, “reticolare”.
Così, ha raccontato le fasi del suo attaccamento a lettura e scrittura, ai progressi che di giorno in giorno compie e che hanno la loro fruttuosa ricaduta nel mondo scolastico, non solo in italiano, ma nel rendimento di tutte le materie. Scrupoloso, sincero, simpatico, ha riscosso approvazione, tanti applausi e sorrisi di ammirazione da parte di maestre e allievi. Infine si è trovato sommerso da una marea di bimbi che gli chiedevano, con occhi luccicanti, un autografo, e si proponevano di acquistare i libri, disponibili presso la Cartoleria “Punto Contabile” prospiciente l’Istituto Scolastico.
Ha soprattutto promesso ai compagni di ritornare, per regalare loro, e per donare a se stesso e ai genitori, altri momenti “magici”, altre sfavillanti ‘alchimie’, come un Harry Potter della parola e dell’immagine, del ritmo e del tono, della metafora e del metalinguaggio. Perché, naturalmente, continua a scrivere e a produrre pagine di prosa e versi, sotto la guida del suo ‘pedagogo’ Armando Saveriano e intanto tenuto d’occhio dalla brillante Marina Siniscalchi e dal suo gruppo di lettura.
Ad majora, Ares! Per astra ad astra, come Alfonsina Crocciola ha rimodulato l’antico motto latino fondato sulla paronomasia ‘aspera/astra’ (“Per aspera ad astra”, dagli illustri precedenti in Esiodo, Senofonte, Platone, Cornelio Severo, Silio Italico), durante l’incontro e prima dei saluti finali.

                                                                                                          LOGOPEA  






Ares Guglielmo
Da sinistra : Armando Saveriano,
Marina Siniscalchi, Ares Guglielmo,
 Pia Maglio
















Da sinistra : Diana Reppucci (la madre),
Ares Guglielmo


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