lunedì 23 febbraio 2015

PERFUNCTA VITA


Per il genetliaco di Armando Saveriano






Compie sessant’anni il fondatore di Logopea, Armando Saveriano. Gli amici, su invito e promozione di Paolo Saggese del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud, aderiscono a un riconoscimento ufficiale di merito per una militanza di oltre 30 anni di attività nel campo delle scritture, del teatro, del cinema, dell’insegnamento.
Da par suo l’editore Silvio Sallicandro gli fa omaggio di una plaquette elegante, essenziale, rappresentativa della sua poetica: “Perfuncta Vita”. Una vita amministrata con coerenza sulla scorta della passione per il logos; una vita circonfusa di un bagliore tenue, discreto, non invasivo, tuttavia sostanziale, volto ad illuminare le coscienze, a promuovere o incoraggiare le inclinazioni, gli estri, i talenti.
Fondatore dell’associazione Logopea (attiva dagli anni ’80 e ufficializzata legalmente nel 1994), Armando Saveriano ha svolto un ruolo in sordina con innegabili ricadute nel sociale a vantaggio di giovani e meno giovani; Logopea ha solcato le aree della conoscenza, superando ostacoli, pregiudizi, malintesi, invidie, ingratitudini, determinata nei programmi e nelle finalità.
Per le scuole, Armando Saveriano ha indirizzato gli studenti verso la formazione dinamica delle intelligenze, assecondandone gli orientamenti e risolvendo incertezze, insicurezze, timori legati all’adolescenza. Per l’emancipazione graduale e assennata, la quale vale molto di più degli spettacoli-saggi e delle antologie scolastiche di fine percorso, che pure ha realizzato con scrupolosità a cavallo dei due secoli.
A volte intemperante, ma umorale mai, e sempre generoso, si è conquistato stima e fiducia grazie ad un operato onesto e autocritico, aperto ai suggerimenti, suscettibile di migliorie.
Nel campo della prosa, un’unica antologia di racconti dark fantasy o slipstream che dir si voglia, “Elogio del blu”, per i tipi di Mephite. Racconti mainstream per la cura dello stile, spesso non autoconclusivi per lasciare al lettore il compito di immaginarne effetti e prosieguo. Svariati i volumetti di poesia: “Delitti dei poeti oscuri”, “Les Mots à la Bouche”, “Adyton”, “Sangaride”, “Ipotesi del Corridore dei Sonetti”, “Quel che vi sfiora il labbro” (Graphic Way); “Versoñador” (Mephite), “Spiniger”, “Lomografia Punto 6”, “La persistenza del dubbio”, “Il nettare e la musa” (Per Versi Ed.). Pronte le bozze per libri di narrativa (“Frantumi”, “Occasione di Passato”, “Simbionti”) e di poesia (“Alla cortesia del liutaio”, “Lomografia punto 0”, “La noncuranza”, “Il gusto dell’esilio”, “Eroticantos”) congelati in attesa di possibilità di stampa. 
In Poesia, ha imboccato piste diversissime (poesia confessionale, intimista, simbolista, surreale, di nominazione dell’astratto, realista, visualista, sociale, mitologica, mitomodernista, satirica, polemica, memoriale, mariana, cavalcante l’invettiva), assecondando la propria curiosità, l’esigenza di ricerca e la qualità “versipelle” (appunto mutevole, cangiante, eclettica, pluridentitaria, ubiquitaria) dell’autore. Suoi referenti prediletti, i lirici greci, Rimbaud, Tristan Corbière, Edgar Lee Masters, Anne Sexton, Gregory Corso, Ingeborg Bachman, Yves Bonnefoy, Costantino Kavafis, Jacques Prévert. Ma anche tanti italiani, da Amelia Rosselli a Jolanda Insana, da Sandro Penna a Wanda Marasco, da Mariella Bettarini a Luigi Fontanella, Massimo Bacigalupo, Cesare Greppi. Si è confezionato l’identità parallela della nevrotica e irrequieta Rosa Elvira Tirrito, definita caso letterario ad hoc da certa intellighenzia irpina lungi da ogni sospetto beffardo. O quella dell’affascinante Julien de Suberceaux.
In particolare si è dedicato all’interpretazione e alla diffusione di voci insigni, campane e non: Pasquale Martiniello, Aristide La Rocca e Giuseppe D’Errico innanzitutto; di seguito Assunta Finiguerra, Giuseppe Vetromile, Raffaele Stella, Stelvio Di Spigno, Enzo Rega, Domenico Cipriano, Raffaele Urraro, Raffaele Barbieri, Claudia Iandolo, Annamaria Gargano, Ambra Simeone, Simone Lucciola, Oriana Costanzi, Max Condreas, Marianunzia Masullo, Nicola Prebenna, Giuseppina Luongo Bartolini, Agostina Spagnuolo, Rita Pacilio, Mariastella Eisenberg, Giuseppe Iuliano, Salvatore Salvatore, Alfonso Attilio Faia, Antonio Califano, Raffaele Della Fera, Luigi Boccia, Mimmo De Falco, Giampiero Neri, Antonio Spagnuolo, Gabriella Maleti, Domenico Luiso, Mariagrazia Cabras, Raffaele Guida, Anna Maria Renna, Paola De Lorenzo Ronca, Teresa Romei, Fabio Pelosi, Raffaele Schettino, Alfonso Nannariello, i giovani Gerardo Iandoli, Giovanni Nazzaro, Costantino Pacilio, Angelo e Salvatore Iermano, Melania Panico, Domenico Cassese, Raffaele Liguoro, il sottoscritto Davide Cuorvo, fino al precocissimo fanciullo Ares Guglielmo.
Frequente l’adesione ad eventi organizzati da colleghi operatori (Vetromile, Esposito con l’associazione “L’A rtefatta”, Eisenberg, Pacilio, Gnerre, Gaita, Saggese, Di Napoli, Tullio Faia) e con riviste letterarie (“deComporre”, “Vicum”, “Nuovo Meridionalismo”, “Gradiva”, “Hyria”, “Altofragile”); più che mai attivi gli appuntamenti con il Versipelle, cellula d’azione culturale che aduna, sollecita, mette a confronto scrittori, versificatori, gente di teatro, cultori della letteratura, critici.
Giovedi p.v. 26 febbraio, presso la sala Audiovisivi del Centro Sociale “Samantha Della Porta” (sede di Logopea), alle ore 17.00, converranno tutti quegli amici, simpatizzanti, estimatori pronti a congratularsi e a solidarizzare con il collega, il compagno di viaggio, l’esegeta, da una vita dedito allo studio e alla trasmissione del sapere, per vie da tracciare, sempre nuove, catturanti, proficue, sovente pionieristiche; come pionieristico è stato l’inizio di tutto quanto il trascorso di Logopea, coi suoi corsi di dizione e drammatizzazione, quelli di scrittura creativa, con le messe in scena di lavori per il teatro (Cechov, Pirandello, Dürrenmatt, Pinter, Euripide, Eduardo, Ruccello, La Rocca), le trasmissioni televisive (“Mnemosyne” per E.T.Television) e radiofoniche (“Poièo” per Radio Tenda), con il foglio letterario “Il Versipelle”, i lungometraggi (“Legami Invisibili”, “Percezioni”, “Il mondo in un istante”, “Dark Madness”), con il fertile soggiorno scolastico all’ISISS Ronca di Solofra e Montoro nell’ambito del P.O.N. seriale “Autori per Noi”, fortemente voluto dal preside Tranfaglia, o con quello tra le mura della gloriosa Solimena sotto l’accorta conduzione del preside Mario Matarazzo.
Armando Saveriano festeggia il suo cammino…continuando il cammino, perseverando nell’intelligenza degli interessi colti, intriganti, dinamici, e dando spazio all’esuberanza e all’estroso accumulo di crucci, fobie, inventarî di ricordi, scansione di gioie, gocciole di erotismo, provocazioni semantiche, collere diamantifere, sapide invettive o rosichio di “tarli nel giustacuore”, come le sei particolari poesie che compongono la plaquette “Perfuncta vita”.

                                                                                                       DAVIDE CUORVO






Armando Saveriano

Nessun commento:

Posta un commento