domenica 15 febbraio 2015

AGOSTINA SPAGNUOLO PRESENTA LA SUA CAPRIGLIA AL LORETO




DOVEROSA SOSTA NEL PRESTIGIOSO AUDITORIUM DELLA BIBLIOTECA



Fortunata pubblicazione questa del saggio storico di Agostina Spagnuolo, “Capriglia Irpina-Appunti di Storia di Vita Quotidiana-dalle origini ai giorni nostri”, stampato per i tipi di Per Versi (Grottaminarda AV) e debitamente presentato nel paese oggetto dell’indagine e luogo natìo dell’autrice il 7 dicembre scorso, presso la Chiesa Madre San Nicola di Bari.
Nel novero dell’iniziativa letterario-divulgativa “Librazioni 2015-Piccola rassegna autoriale III ciclo”, organizzata da Logopea, il volume è stato proposto  presso la Biblioteca Statale di Montevergine, a Mercogliano, giovedi 29 gennaio 2015, al cospetto del longanime e generoso Padre Andrea Davide Cardin, che ha manifestato consenso e palese apprezzamento. Armando Saveriano ha moderato con l’abituale scioltezza, introducendo i chiarissimi relatori: il D.S. prof. Virgilio Iandiorio e il prof. Fausto Baldassarre. Sono peraltro intervenuti per un commento personale il D.S. prof. Roberto Barbato e il critico Alessandro Di Napoli, che hanno lodato l’analisi minuziosa della genesi e dello sviluppo dei fatti attraverso i cambiamenti secolari; rispettosissima della documentazione la procedura alla quale si è attenuta con scrupolo la professoressa Spagnuolo, che ha consultato e studiato pergamene preziosissime e delicate sull’evoluzione e sui mutamenti di usi, costumi, norme giuridiche, atti e passaggi notarili, aspetti peculiari sui rapporti economici, sociali e familiari. Nel libro macro e micro storia convergono, si intersecano, raccontano con asciuttezza e senza enfasi le difficoltà, i problemi, gli ostacoli, i conflitti e le esigenze di popolo e governo. La ricerca ha ricaduta etica per il metodo d’indagine che non ha deviato da percorsi attenti e rigorosi, e costituisce valido esempio per i giovani cultori della documentaristica e della biblioteconomia; il target non è solo di nicchia, è anzi genericamente rivolto a quei lettori comuni che vogliano conoscere le proprie radici, tutelare il proprio passato, che mai va consegnato all’oblio, ma costituisce un patrimonio personale e collettivo di notevole spessore. “Il pensiero è rivolto anche agli anziani di Capriglia” – aggiunge l’autrice – “che incarnano la memoria storica del paese, e che si ritroveranno citati, con i loro antenati, quando essi, gravati dalle gabelle, emigrarono in cerca di un futuro migliore, per tornare forti del ricavato di un duro lavoro all’estero e investire in casa propria, onde intrudere e travasare maggiore energia e speranza al territorio.”
Ogni libro ha un suo destino, un precipuo cammino, svolge un compito educativo, di diffusione e di informazione; rimarchevole è quando insegna senza tediare, quando approfondisce senza gravami. E questa è stata l’abilità della Spagnuolo, che si è avvalsa anche dell’esperienza collaterale, parallela, di scrittrice e poeta; sicché l’antropologia socio-culturale si è assestata in una dimensione attendibile ma non inaccessibile ai profani.
D’altra parte il lettore, aprendo un volume, intraprende un viaggio cognitivo, utile e interessante, che lo investe del compito attivo nella logosfera del testo; una lettura che gli permette di incontrare non solo la personalità e l’intimità dello scrittore, ma anche le vicende epocali e i rapporti intensi e costruttivi di un’intera comunità; sicché la solitudine della lettura e la concentrazione dello studio si ampliano in inedita socievolezza, diventano il confronto di una vera e propria relazione etica. 
Il 20 febbraio p.v. il volume verrà presentato presso l’Archivio di Stato di Avellino, teatro di meticolosa ricerca da parte dell’autrice, come l’analoga istituzione culturale di Napoli e l’illustre e fornitissima Biblioteca del Loreto.

                                                                                                     LOGOPEA











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