mercoledì 3 dicembre 2014

Lettera e Poesia alla mia Terra


Conza della Campania - vecchio e nuovo insediamento



Terra bruciata, Terra bagnata, la nostra Terra.
Era una giornata come le tante si può dire, ed è cosi che iniziò la tragedia; dove finisce il bene, purtroppo, comincia sempre il male.
Si intravede gente spaurita che chiede aiuto, c'è panico, si sentono preghiere, invocazioni, bestemmie...persino un canto, di un fanciullo, che abbandonato a se stesso, tenta di gettare un pò di miele su quel passaggio arido e triste tra l'abisso e l'infinito.
Era la Terra dei Conzani, la Terra di chi aveva gioito, pianto, lottato, sognato...
Ed infine giaceva lì, quel poco che restava di un paese baciato dal cielo, dove gli alberi ondeggiavano liberi nel vento e l'aria candida al mattino accarezzava i volti di chi ogni giorno guardava il Sole e sorrideva al suo destino.
Ed è così, in quel momento inizia tutto, poi si perde, immortale fra le radici del tempo...
Ed ora aleggia il silenzio. Dove prima si ascoltavano le risate ora c'è il silenzio, degli innocenti. Di chi si chiede il perchè di tanto rumore, di tanta perdita, di un destino infame, crudele, che non contento del proprio potere, ha voluto dimostrarlo, strappando un figlio, un padre, una madre, un fratello, una sorella a chi di caro non aveva altro che quello.
C'è silenzio, c'è dolore. Ma dove c'è morte c'è anche vita, perchè è così, un ciclo continuo che mai nessuno potrà fermare; e dalle ceneri il sangue è risorto, più forte di prima. Tenendosi per mano è riuscito a rivendicare quel poco di orgoglio, di coraggio, abbastanza da erigere nuovi muri, case, un paese nuovo, con la speranza che i sorrisi esplodessero di nuovo caldi in quei cuori che per anni non avevano provato altro che morse di dolore attanagliate nel profondo...
Terra, Terra mia, che nelle mani mi tieni sepolto, ascolta il canto e manda via il tormento.
Terra di pace, Terra di amore, dove il nulla si consuma con il cielo, la polvere si confonde con l'argento e i sorrisi si fondono con l'amianto.

                                                                                                          DAVIDE CUORVO



Davide Cuorvo



Lontano da te 
siamo vento
ragazzi senza età
dispersi nel nulla
nell'universo
che non ci appartiene.
Stringici forte a te
in quel punto
dove la fine
è divenuta inizio,
dove l'inizio 
è divenuto libertà

DAVIDE CUORVO



Davide Cuorvo


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