mercoledì 10 aprile 2013

Acrostico triste e felice


P er uno spicchio di verità dal caos ubriaco di adàmiche offese
A ffranca la Poesia ognuno di noi dalla sua infelice natura
S ospinta per venti maligni lungo la petraia degli odî
S misurati già da evi immemori e afflitti
I potecata da un destino che nel nulla recinge persino Dio
O rmai rimane un sogno sbriciolato in cui non ci riconosciamo
N eppure nel residuo ardore delle passioni stremate mentre
I ndulge dolcissima al tramonto l’illusione di seminare

M eno fragili emozioni nel gioco tenace delle indulgenze
A volte non è impossibile seguire le piste sensibili alla fiamma
G enerosa di quell’astro che è soleluna e tamburo nel sangue
N uminoso di quei natali innocenti immuni da fardelli e colpe
I gnifuga però di quest’ultima possibilità è l’esca
F amelica della sopraffazione della trappola contagiosa di una
I ndifferenza che tutti ci rende pupi deformi senza misericordia
C acciatori frodati dalla lucentezza di un potere che spesso disonora
H a però disposto il solo Dio dai mille nomi nel mondo
E fficace il riscatto nella speranza della mela e del (ri)morso

ARMANDO SAVERIANO

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